La Recensione Di
The Mobius Machine

La recensione di The Mobius Machine, il nuovo gioco di Madruga Works che anche un retrogamer incallito può apprezzare alla stragrande!

Data di Uscita
  • 01 marzo 2024
Pubblicato Da
Sviluppato Da
Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Lungo, ricercato, dal gameplay perfetto

Contro


Niente di troppo originale nel panorama del genere
Home Articoli Recensioni I Bit-elloni Retrogaming Piattaforme Generi Podcast Glossario Chi Siamo Contatti




Fare benissimo la pasta all'arrabbiata (di Starfox Mulder)

The Mobius Machine gente, il nuovo metroidvania di Madruga Works che rappresenta un primato assoluto per me: è il primo gioco che recensisco prima che esca ufficialmente!
Woooooo, hurrah per me!
Capisco che a voi fregherà poco ma per gente che se li è sempre dovuti pagare i giochi è già tanto riceverlo gratis, figuriamoci in anteprima. 
Tutto sto ben di Dio perché sono bello? Si vede che non vi sono arrivate le mie foto da nudo se lo pensate ma...grazie gentilissimi, no, non è per quello.
Ormai noi di GameRevs siamo grossi e ci passano sì le key di gioco ma dobbiamo anche rispettare dei termini, che in questo caso significano: il video che state per vedere lo dovevo pubblicare entro il 23 Febbraio ma non prima del 16 febbraio, il tutto considerato che l’ho ricevuta ad inizio del medesimo mese. In sostanza due settimane per portare a casa la pagnotta e sì, ci sono riuscito ma…che fatica.

 

Perché, e ora arrivo alla recensione vera e propria, all’inizio The Mobius Machine appare carino e immersivo, poi fottutamente dispersivo, quindi succede una cosa bella, che solo i metroidvania fatti bene possono permettersi, ossia si iniziano a riallacciare le cose e capisce cosa fare e come dare il via all’esplorazione vera e propria.

La ruota per criceti che funge da warp zone

Bon, ci siamo, è il momento di cominciare quindi lo si fa dall’inizio.

Dopo aver sognato il tutorial di gioco - e non sto scherzando- il nostro protagonista finisce per schiantarsi su un pianeta sconosciuto a lui ma non per questo selvaggio. C’è tecnologia un po’ ovunque ma non ci sono i cosiddetti PNG con cui interagire, solo mostri ed eventualmente umani infettati dai medesimi. La trama è proprio di contorno e questo è già un super plus. Niente filmati di intermezzo o lunghe sessioni di lettura: azione pura. 

In The Mobius Machine la componente esplorativa è fortissima e si rischia, com’è successo a me, di finire in zona 4 ancora prima di aver scovato il Boss di zona 2. Il gioco ve lo permette ma ovviamente non ne ricaverete granché dato che il power up necessario per proseguire davvero non lo avete ancora scovato ed al contempo non resterete incastrati per mancanza delle abilità minime con cui tornare indietro. I nemici non si limiteranno alla fauna locale, troverete anche robot e Boss giganteschi capaci di sbloccarvi nuove importanti abilità maaaa…li dovete appunto TROVARE e considerate la cosa tutt’altro che scontata.

Si chiama Mina: non fa duetti con Celentano

Il gioco ha un gameplay in 2D classico ma con un ottimo level design e una difficoltà settata verso l’alto ma mai frustrante. Ci muoviamo con la levetta sinistra, direzioniamo lo sparo con la destra e usiamo i grilletti principali per sparare con le due armi che avremo equipaggiato precedentemente. I classici tasti funzione servono a saltare, scivolare, curarci o mettere l’arma in modalità esplosiva; queste due ultime opzioni richiedono energia, per tanto avere l’apposita barra sempre piena è decisamente un bene.

Sono a ¾ del gioco e mi sento un arsenale!

Ecco, le barre a schermo. The Mobius Machine punta al minimalismo ed infatti terremo sotto controllo solo due fattori: i punti ferita e l’energia residua. Restare senza energia significa non curarsi né sparare duro mentre restare senza punti ferita significa morte e rigenerazione dall’ultimo save point. A sto punto dipende da che modalità di gioco avete selezionato: se standard vi ritroverete con metà dei vostri punti progetto ancora a disposizione mentre l’altra metà resta dove siete appena morti in attesa di essere recuperata….eeeee sì, una roba alla soulslike per intenderci, mentre se avete scelto la modalità di gioco retro ve la prendete in quel posto e semplicemente ricominciate dal save point ma senza nulla in mano.

Io sono Mork, su un uovo vengo da Ork

Ho parlato di punti progetto? Ecco, diciamo che quando ucciderete i nemici, dal più scarso al più coriaceo, questi rilasceranno punti energia per ricaricare la barra citata in precedenza e punti progetto, utili per costruirvi i vostri nuovi upgrade personali al banco di lavoro che si trova nel hub principale. 

Quelle volte in cui lavorare non vi farà schifo.

Da sto fronte il gioco è infame ma entusiasmante, perché la maggior parte dei progetti che troverete, necessari per la spesa dei punti progetto e l’evolversi delle vostre abilità, non bastano da soli ma ve ne serviranno ben tre dello stesso tipo per essere utilizzabili. Che significa in termini di gioco? Esplorazione a più non posso e lentissima evoluzione del personaggio. 

Scoprirete presto che in The Mobius Machine si fa prima a diventare bravi piuttosto che aspettare di risolvere la particolare situazione spinosa in cui siete appena morti grazie a nuovi ipotetici upgrade
Il gioco diventa più facile solo quando avrete imparato bene a giocarci, nessuna scorciatoia.

Ma non ci dovevi pensare tu a far SVERMINARE il gatto?

Proprio in quest’ottica, The Mobius Machine mi ha ricordato più il primo Metroid del genere che prende il suo nome. 
È un gioco di questi tempi ma che guarda molto molto indietro, cosa che giustifica sia la modalità retro, inclusa dagli sviluppatori, sia il fatto che Cris abbia dato proprio a me il compito di portare a casa la rece in questione.

Ora che ve ne ho parlato ampiamente, andiamo a valutare i classici aspetti che inserisco in una recensione.

Ah il paracadute, quel tipo di upgrade da endgame con cui vi metterete a spulciare ogni area precedentemente preclusa!

TRAMA – È lì, sullo sfondo, a mo’ di lore più che di vera narrazione…ed è bellissimo così!

GRAFICA – Mi è piaciuta da matti. È curata, ricca, con animazioni ottime e una gran profondità.

SONORO – Nulla di memorabile ma sempre adatta e di ottimo accompagnamento.

LONGEVITÀ – Ottima, specie per il genere. Non mi sento di fare previsioni su quanto impiegherete per portarlo a termine ma personalmente mi è durato il doppio di Blasphemous. Valutate voi!

PREZZO E REPERIBILITÀ – Il gioco esce ufficialmente il 1 Marzo su Steam, Ps5 Store e Marketplace Microsoft. Io l’ho giocato su Series X e al netto del privilegio di cui vi parlavo prima, secondo me vale alla stragrande i suoi 24,49€ del Day One.

Tipo: il finale spiegato in un'immagine, ma per fortuna non avete ancora tutte le info per poterlo interpretare!

CONCLUSIONI FINALI 

I metroidvania non sono il mio genere preferito ma ci vanno molto vicini, non a caso ho giocato tutti i Metroid e i Castlevania, oltre a un buon numero di titoli che si fregiano di sto neologismo come i due Ori, Hollow Knight, Blasphemous eccetera eccetera…eppure con The Mobius Machine mi sento di citare anche Turrican perché per molti aspetti mi ha ricordato anche quel classico senza tempo per Commodore 64 e Amiga. Si tratta di un’esperienza che parte soft e diventa rapidamente punitiva, obbligandovi a stare sempre sul pezzo e non prendere il tutto con leggerezza e distrazione, ma sa premiarvi con tante chicche sparse qua e là se saprete dargli il giusto tempo per decollare e afferrarvi di forza all’interno del mondo di gioco. Aggiunge qualcosa al genere? Francamente non direi, eppure amalgama così bene e con uno stile tutto suo da meritare sicuramente l’acquisto se siete amanti del genere.
E che accade se non lo siete? Allora sappiate che pure i difetti ci sono tutti, a partire da un backtracking meno noioso che altrove ma cionondimeno costante.

Io la chiuderei qui ma il capo vuole che gli do un voto quindi diciamo 7.5 se non amate il genere, 7 se vi fa proprio schifo tutto quello che è esplorativo, 8.5 se di solito passate le vostre giornate tra un Belmont o un pianeta da disinfestare con Samus Aran.

 


Episodi Podcast Correlati