La Recensione Di
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

Il regno è di nuovo in pericolo, isole nel cielo, baratri ovunque e Zelda è scomparsa! Benvenuti, o meglio, bentornati a Hyrule!

Data di Uscita
  • 12 maggio 2023
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Generi

Pro


Un mondo di gioco ancora più vasto, su più livelli, con una moltitudine di nuovi nemici, oggetti e attività secondarie I nuovi poteri sono integrati alla perfezione e offrono una libertà immensa Una marea di ore di gioco che vi intratterranno per settimane o mesi Progressione lenta ma che alla lunga offre grandi soddisfazioni

Contro


Sconsigliato a chi non è piaciuto il primo Destreggiarsi nell'uso dei comandi non è semplice
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Mi piace pensare che a Kyoto la riunione fatta nel post Zelda BOTW, in una stanza piena di persone, sia andata così:

Direttore del progetto: Signori miei il gioco è andato così bene che possiamo permetterci di farne uno identico con qualche piccola aggiunta e le persone ci ameranno comunque alla follia.

Alza la mano in fondo alla stanza un giovane ragazzo.

Direttore del progetto: Kobayashi che hai da dire?

Kobayashi: Signor direttore e se invece scrivessimo un’altra pagina di storia dei videogame?

Direttore del progetto: Uhm.. e sentiamo, a cosa stavi pensando?

Kobayashi: Beh….

Cambia tutto?

Ho sentito qualcuno definire questo capitolo come un semplice “DLC” del precedente, niente di più sbagliato. Sicuramente recupera i tratti più forti del capitolo vincitore del GOTY del 2017, dall'ambientazione, alle musiche, dai personaggi, ai puzzle dei sacrari e perfino nel modo di raccontare la storia. Tutto torna al suo posto ma risulta migliore, ampliato e più rifinito, immaginatevi BOTW con la possibilità di attaccare alle frecce qualunque oggetto nell'inventario, ciò stravolgerebbe radicalmente il gameplay  e poi ci sono i “poteri” che cambiano le carte in tavola.

Immaginatevi Zelda BOTW ma migliore sotto tutti i punti di vista. Impossibile tornare indietro.

 

L'ultra mano

Un potere che porta in primo piano la creatività del giocatore permettendo di collegare una moltitudine di oggetti, alcuni dei quali facilmente trasportabili in comode “pokè ball”, per creare gli strumenti più vari. Partendo da semplici piattaforme fino a creare delle vere e proprio macchine da guerra da scagliare contro i nemici passando da mezzi di trasporto di terra o volanti, non esistono confini se non per il fatto che sono limitate dall'uso della batteria portatile (ampliarne la durata non sarà semplice), dalla fragilità dei componenti (che possono essere distrutte dai nostri nemici) e se decidiamo di allontanarci troppo, o di entrare ad esempio in un sacrario, le perderemo.  Ma non preoccupiamoci perché ci vorranno pochi secondi e un po' di dimestichezza per creare o ricreare qualcosa di utile alla situazione, in quanto gli ambienti sono ricchi di materiali da usare e di spunti per darci la spinta, quindi sotto con la creatività.

 

Compositor

Se l'ultima mano è il potere più divertente da usare che divorerà diverse ore del gameplay di ogni giocatore che proverà a sperimentarla per creare qualcosa di innovativo, intelligente o stupido, il compositor risulterà essere il potere più utile. La durabilità delle armi rimasta invariata dal precedente viene messa in secondo piano dal fatto che è possibile unire a scudi-spade-lance-ecc. ogni oggetto raccolto da Link, creando combinazioni devastanti. Da scudi che emettono un respiro ghiacciato a spade che si allungano passando da lance che infliggono ogni genere di status, le combinazioni sono una moltitudine e porteranno il giocatore a raccogliere ogni arma lasciata dal nemico, anche se debole, per unirla ad un oggetto in proprio possesso, per aumentarne la durata, per renderla più forte e per avere armi adatte ad ogni situazione. Non potrete farne a meno!

 

Ascensus

Dietro a un potere che facilita lo spostamento in un ambientazione verticale come quella di Hyrule, troviamo alla base un concetto molto semplice: se presente una superficie sopra alla testa di Link sarà possibile sempre, o quasi, letteralmente nuotare nello spazio per raggiungere la parte opposta nel giro di pochi secondi. Utile per superare diversi sacrari, sconfiggere boss, scoprire luoghi segreti e in un attimo passare da una grotta all'aria aperta, evitando di perdere tempo ripercorrendo terreni già battuti. Attenzione: la petizione è già iniziata per portare un potere simile in altri giochi.

L'unico limite: Il cielo

 

Reverto

Sicuramente il meno impiegato nonostante possieda degli utilizzi interessanti. Riavvolgere il tempo di un singolo oggetto permette oltre a risolvere diversi puzzle anche a rispedire al mittente tutto ciò che viene lanciato contro il giocatore a partire dai Grublin che si credono dei lanciatori della MLB e da chi, come loro, ha preso questo brutto vizio; Sassorok, Kakuda e Obbroblin in primis. Inoltre applicare il potere ai detriti che cascano dal cielo permette di raggiungere in pochi secondi grandi altezze per spostarsi più velocemente o per raggiungere destinazioni difficilmente accessibili.

 

Dalle isole nel cielo…

Nonostante le isole nel cielo non siano molte, sono perlopiù ben inserite e variegate e offrono diversi sacrari - labirinti - boss e missioni secondarie a patto che il giocatore abbia i mezzi per arrivarci e per spostarsi tra le rovine volteggianti. Ammirare il paesaggio luminoso o fissare in lontananza il sole che tramonta o semplicemente prendere la rincorsa per lanciarsi nel vuoto, lasciano dentro il giocatore un senso di libertà e di pace che merita di essere vissuto sulla propria pelle. Come vedere il proprio mezzo creato con tanta cura che dopo pochi minuti di utilizzo si sgretola sotto i piedi di Link, lasciando il giocatore in balia del vuoto senza essere riuscito a raggiungere l'obbiettivo prefissato di giungere a quell'atollo volante, ricco di segreti, ma con la consapevolezza che un domani, dopo aver raccolto una giusta quantità di esperienza, sarà più semplice arrivare alla meta.


 

…alle profondità della Terra.

All' opposto di libertà e luce si contrappongo le tenebre della terra dominata dall' oscurità e dal miasma (sostanza pericolosa che toglie permanentemente cuori) in luoghi ormai abbandonati da tempo dalla civiltà. Attraversando i crateri che bucherellano il regno di Hyrule il giocatore verrà trasportato in una dimensione ignota, aspra, difficile da esplorare e ricca di pericoli. Spostarsi in questo ambiente inospitale sarà possibile solo con una dovuta preparazione, un equipaggiamento all'altezza (per resistere al miasma), una moltitudine di frecce caricate con semi luminosi(in quanto l'oscurità ne fa da padrone), e una moltitudine di nemici coriacei, boss e membri degli Yiga.

Riuscire ad avere la meglio in questo ambiente estremamente complicato e a tratti frustante porterà ad ottenere le ricompense migliori incluso un nuovo, utilissimo, potere


Qualcosa che non va?

Nonostante diversi problemi che affliggevano BOTW siano stati risolti e i difetti che non era possibile risolvere sono stati limati con cura, alcune problematiche sono rimaste. I problemi principali che ostacolano il funzionamento ottimale del titolo sono ovviamente di tipo tecnico, a causa della console dal calcolo limitato, la datata Switch. Nonostante il lavoro fatto dagli sviluppatori Nintendo che spesso lascia a bocca aperta, in diverse situazioni e non solo le più concitate , si presentano continui cali di frame e in alcuni sporadici casi dei freeze di diversi secondi.

Personalmente una cosa che ho notato nelle varie opere che seguo è che quando un film-serie tv-gioco mi piace tanto, tendo a dare ai difetti un maggior peso, ma solo perché vorrei che venissero risolti in modo da rendere l'opera quanto più perfetta possibile. Sia chiaro che niente di questo va a rovinare l'esperienza di gioco ma una domanda resterà sempre nella testa di ogni videogiocatore che ha provato il titolo:

Ma se fosse uscito ottimizzato per girare su una console più potente?

Lasciando perdere le domande senza risposta, c'è da segnalare che gli sviluppatori Nintendo hanno complicato la gestione dei comandi e nonostante tante ore di gioco capiterà spesso di rimanere bloccati mentre si prova a destreggiarsi nella moltitudine delle funzioni. Passare da un potere a un altro saltando nel menù dell'inventario mentre si prova a creare un mezzo di fortuna, mentre si è inseguiti da una folla inferocita di Bobilin, comporterà spesso ad assistere a situazioni ridicole, come vedere la propria arma finire nel vuoto di un burrone per un tasto sbagliato o sparare una freccia esplosiva a un metro da un lizalfos.

Dice il saggio: Bisogna prenderci l'ultra mano!

Nonostante la marea di armi combinabili, mezzi di trasporto e pezzi di equipaggiamento la difficoltà è tarata verso l'alto, ancora di più rispetto al predecessore e ciò comporterà una marea di game over se si opterà per giocare in maniera spregiudicata o senza la dovuta preparazione. Alcuni nemici con uno o due colpi saranno in grado di togliere tutti i cuori del giocatore anche se quest'ultimo dispone di una buona quantità di punti vita, obbligandolo ad adottare strategie diverse a seconda dell'ambiente e dei nemici che si trova ad affrontare; In molte situazioni usare la testa rispetto alla forza  bruta porta ad ottenere il massimo del risultato con il minimo sforzo per esempio mettendo i nemici gli uni contro gli altri (come i golem, grandi attaccabrighe) o nascondendosi tra di loro per prenderli alle spalle o creando dei veri e propri "alleati di fortuna" con gli oggetti presenti nell'inventario.

 

GOTY 2023?

Sicuramente. Nonostante un 2023 ricco di grandi produzioni sia tra i tripla A che tra gli indie e tutti quelli che ci sono in mezzo, soffiare il trono del miglior gioco dell’anno a un opera sontuosa come questa è impensabile. Si è ripartiti dall’ottimo lavoro fatto con il precedente ampliando ulteriormente un mondo già vastissimo e aggiungendo delle meccaniche che portano in primo piano la creatività del giocatore. Il tutto per rendere un titolo lunghissimo sempre vario e divertente e in un open world non è una cosa scontata, senza mai obbligare il giocatore a “craftare” oggetti con l'ultramano ma spargendo spunti e idee in ogni dove, in modo da stuzzicare l'inventiva di chi gioca. Un titolo che farà storia come il predecessore (se non di più) che una volta finiti i primi mesi dall'uscita avrà la capacità di tornare di moda nei prossimi anni per mostrare a tutti, ancora una volta, il suo game design geniale e potenzialmente infinito

 

Conclusioni.

Zelda TOTK non è perfetto! Il gioco presenta dei difetti che sembrano più derivanti alla macchina su cui gira più che sul titolo in generale. Su un hardware più performante probabilmente farebbe faville con caricamenti ancora più rapidi e senza cali di frame. Per quello che mi riguarda una buona parte dei difetti del primo titolo uscito su switch sono stati risolti, dal ricettario, allo spostamento tramite mezzi di trasporto, alle creature che lo popolano ad un ambientazione già vista ma che sembra nuova di zecca e all'integrazione dei poteri, il tutto curato e rifinito, ma attenzione: a patto di avere una quantità elevata di ore da dedicarci.

Potremmo parlare ancora tanto dell'ultima fatica del colosso nipponico: Dei nuovi nemici (boss inclusi), delle torri e a come sono state integrate nel mondo di Hyrule e di come questo abbia subito delle sostanziali modifiche per renderlo più interessante, della musica che funge da ottimo accompagnamento e per non dimenticare l'assenza o quasi di bug; se non si riesce a superare un dungeon o a fare una data missione è solo perché la si sta facendo nel modo sbagliato, una volta capito l'errore ci si rende conto della solidità del titolo

Raccontare ancora quanto questo gioco sia maestoso è quasi ridicolo e offensivo per tutte le persone che ci hanno lavorato, l'unica cosa da fare è comprarlo (li vale quei soldi) e giocarlo (anche prendendosi il proprio tempo, non c'è fretta) perché cosi ognuno di noi, indipendentemente dall'età potrà vivere un'avventura che per tutti sarà diversa, mai banale e sicuramente memorabile.

Per concludere, di una cosa sono certo: se gli sviluppatori della grande N continuano ad intraprendere questa strada, un domani ci sarà davvero il rischio di poter assistere al videogioco perfetto.



 



 

 


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