La Recensione Di
Burning Rangers

Power? Walker Texas? Ma quali Norris e Megazord, i veri Rangers sono su Sega Saturn!

Data di Uscita
  • 26 marzo 1998
Pubblicato Da
Sviluppato Da
Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Un concept originale ed accattivante Tecnicamente impressionante Atmosfera di grande qualità Le indicazioni vocali sono una trovata notevole

Contro


Frequente instabilità del motore grafico Campagna principale piuttosto breve
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Salve a tutti, carissimi fan. Sono sempre io, il vostro Magnum CD-i, anche oggi pronto a portare gioia e tripudio nelle vostre videoludiche vite. 
Come ben ricorderete, lo scorso mese (Marzo 2024 per chi ci recupera in differita) è stato interamente dedicato a Sega, con mia incontenibile soddisfazione. Il povero Cris ha dovuto faticare non poco per tenermi a bada, ma alla fine il risultato ha appagato tutti (o almeno è ciò che spero). 
Un grande torto però è stato compiuto: non ho potuto recensire alcunché, e ciò mi è molto dispiaciuto. 
Per rimediare, nonostante sappia che questo è il mese incentrato su Bullfrog, ho deciso di sovvertire l’ordine costituito, come insegna l’ABC dell’investigatore ronin di quartiere. 
Su su, non fate quelle facce, la recensione Bullfroghiana arriverà presto, dovrete solo pazientare un po’. 
Visto che “l’occasione fa il Magnum spudorato”, è giunta l’ora di parlare un po’ del mio amatissimo Sega Saturn e, nello specifico, di un titolo interessante e originale, sviluppato nientemeno che dal Sonic Team. Ebbene si, in tempi antichi il celebre studio non si dedicava solo al porcospino più veloce del mondo, ma cercava di offrire originalità e nuovi spunti, anche per generi decisamente collaudati.  Prima di iniziare, come sempre, contestualizziamo il periodo storico

It's Saturn time!!!

Siamo nel 1998 e il Saturn è ormai praticamente scomparso in occidente. La macchina continua ad avere successo solo in Giappone, mentre nel resto del mondo viene ostracizzata persino dall’interno (basta pensare all’operato di Bernie Stolar, CEO di Sega Of America), e quindi rapidamente dimenticata. 
Eppure, proprio in questo periodo, vedono la luce alcuni tra i titoli più maturi ed interessanti di tutta la quinta generazione, ad ulteriore testimonianza di quanto il Saturn potesse ancora rendere se ben sfruttato. Uno dei migliori esempi è "Burning Rangers", un action adventure in terza persona, realizzato, come dicevo poco sopra, dal celebre Sonic Team

Un carisma davvero incontestabile

Il gioco è ambientato nel prossimo futuro; l’umanità è avanzata tecnologicamente, risolvendo molti dei problemi del nostro tempo. Uno dei più grandi ostacoli rimasti è il fuoco: in tutto il mondo infatti si verificano ancora casi d’incendio di vaste proporzioni, con conseguenze catastrofiche. Per le situazioni più difficili viene creato un team internazionale, chiamato “Burning Rangers”, che fa uso di equipaggiamento all’avanguardia e di personale altamente specializzato. La storia ha inizio con l’arrivo di due nuove reclute, Shou Amabane e Tillis, che si troveranno di fronte a un mistero da risolvere che potrebbe cambiare il destino del pianeta…
 

Burning Rangers GO!

Dal punto di vista tecnico, Burning Rangers è un titolo assolutamente d’impatto. Il gioco utilizza infatti il motore grafico di Nights Into Dreams per ricreare livelli dall’architettura realistica, con strutture credibili e complesse. Il risultato è senza dubbio degno di nota, sia per quanto riguarda le ambientazioni che i personaggi principali. A questo si aggiungono ottimi effetti particellari, un sistema di illuminazione in tempo reale e persino l’uso di trasparenze applicate a vari elementi dello scenario, cosa non certo scontata vista la difficoltà media di implementazione su Saturn. Il fuoco, in particolare, è reso in maniera eccellente, così come tutti gli effetti che lo accompagnano. 
C’è però da notare l’instabilità del motore grafico stesso, che comporta un campo visivo piuttosto ridotto ed una generale tendenza dei livelli a sembrare pocosolidi”, con sparizioni di poligoni e texture particolarmente frequenti. In tutto questo pesa probabilmente il limitato tempo di sviluppo, basta guardare i primi due stage (l’addestramento e il centro di ricerca) per notare una grossa differenza col resto del gioco. La fluidità è generalmente buona, anche se sono presenti rallentamenti nei momenti più caotici. Menzione d’onore, infine, per le ottime sequenze animate d’intermezzo, realizzate da TMS Entertainment, che oltre a far progredire la storia mostrano una qualità tecnica e di compressione video assolutamente ineccepibile.
 

Un tripudio di colori ed effetti

Il lato sonoro si conferma di particolare spessore: le tracce musicali sono orecchiabili ed incalzanti (tratto caratteristico del Sonic Team), gli effetti sono di ottima qualità ed il doppiaggio in inglese è ben realizzato. 
Tutto questo rispecchia alcune scelte precise degli sviluppatori, che hanno riservato al comparto audio una grande importanza nella struttura di gioco, come vedremo a breve. 
 

Il buon Shou salva una ragazza intrappolata

Burning Rangers è un gioco incentrato sull’esplorazione di livelli infestati dal fuoco
Attraverseremo varie strutture in luoghi sparsi per tutto il mondo (e non solo), cercando sopravvissuti e domando gli incendi che ci sbarreranno il cammino. Il nostro personaggio sarà equipaggiato con un cannone speciale che estinguerà le fiamme trasformandole in cristalli: questi ci permetteranno di potenziare il nostro scudo in caso di emergenza, proteggendoci in caso di danno (come gli anelli di Sonic), e saranno vitali per poter teletrasportare i feriti che troveremo sul nostro cammino. Durante le missioni, infatti, le vittime avranno la priorità e dovremo aiutarle in ogni modo. Con la seconda modalità di fuoco, ovvero un colpo caricato, distruggeremo anche le fiamme più coriacee, ma in questo modo non riceveremo alcun cristallo. Come dicevamo prima, le fiamme sono le vere e proprie protagoniste della scena. La loro imprevedibilità porterà ad esplosioni improvvise, annunciate da un sibilo; avremo solo pochi istanti per scappare dalla zona interessata senza restare coinvolti nello scoppio. 

la situazione si fa incandescente

La quantità di incendi presenti nel livello è indicata sullo schermo: se il contatore raggiungerà il 100%, l’intera zona sarà investita da esplosioni incontrollate, che causeranno la nostra rapida dipartita. Per orientarci non avremo alcuna mappa, ma dovremo seguire le indicazioni della nostra collega, che saranno sempre precise e puntuali oltre che continuamente consultabili tramite l’apposito tasto. Questa caratteristica rende l’esplorazione molto più realistica e interessante e pone una grande enfasi sull’atmosfera, già di per sé molto efficace. La presenza di eventi scriptati, commentati in tempo reale, aumenterà ancora di più la tensione, regalandoci un’esperienza particolare. Non mancheranno inoltre gli scontri con i boss, che concluderanno ogni stage
 

il primo boss, ovvero una pianta troppo cresciuta

Il sistema di controllo è piuttosto immediato: basteranno infatti pochi minuti per riuscire a navigare nei livelli senza alcun problema. Nonostante sia consigliato l’uso del 3D Control Pad (con levetta analogica), si può godere appieno del gioco anche con il controller standard. La difficoltà rientra nella media e permette a tutti di poter affrontare la sfida senza momenti di eccessiva frustrazione

Dev'essere stimolante fare il pompiere del futuro

La longevità rappresenta invece una delle note dolenti del titolo: ci sono infatti solo quattro stage principali da risolvere e, nonostante la loro grandezza e complessità, non passerà molto tempo prima di vedere i titoli di coda. Al termine del gioco ci verrà data la possibilità di affrontare nuovamente i livelli per cercare i tanti dispersi nascosti, aumentare il nostro punteggio ed il voto di fine missione, in modo da poter sbloccare personaggi extra e nuove caratteristiche. Risulta ottima anche la possibilità di affrontare le missioni completate con le strutture generate casualmente, cosa che senza dubbio rende la sfida molto più variegata. 

la nostra affascinante voce guida

Burning Rangers è quindi un’esclusiva Saturn di grande peso ed è un gran peccato che non sia stata pubblicizzata a dovere al momento dell’uscita, rendendola rara e costosa da trovare, soprattutto in versione europea ed americana (in Giappone è più comune, ma la barriera linguistica del sistema di navigazione limita molto l’esperienza). Ad oggi non esistono conversioni su altri sistemi, né purtroppo un seguito ufficiale, che con la tecnologia odierna potrebbe fare davvero la sua figura, oltre a far cambiare per un attimo prospettive all’odierno Sonic Team. Non mi resta quindi che consigliarvi di recuperarlo con ogni mezzo possibile, sia esso emulazione (che ad oggi è decisamente migliorata per quanto concerne il Saturn), che su hardware originale, magari utilizzando sistemi alternativi.

Ecco la copertina per il mercato europeo

Il sole tramonta ancora una volta dietro le palme, mentre il buon Higgins prepara la cena. Sento già un profumino invitante, per cui direi sia il momento di congedarmi. Guardando in alto, vedo una stella luminosa, oggi magari affievolita, ma che continua ad irradiare la sua luce su noi fortunati. Quella stella è Sega, che tanto ha fatto, nel bene e nel male, permettendo al vostro Magnum di crescere videoludicamente e personalmente. A lei vanno i miei auguri più sinceri, nella speranza che un briciolo di creatività possa rifiorire da qui in avanti.  

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