La Recensione Di
Silent Hill: The Short Message

In attesa dell'imminente Silent Hill 2 remake, Konami ci racconta una storia terribilmente cruda e adulta.

Data di Uscita
  • 31 gennaio 2024
Pubblicato Da
Sviluppato Da
Piattaforme
Generi

Pro


Tematiche adulte e assai complesse Atmosfera da brividi Gratuito Tecnicamente valido

Contro


Gameplay inesistente Lento e lineare Brevissimo
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Era l’ormai lontano Agosto del 2014 quando Konami pubblicò P.T. (Playable Teaser), un mini gioco gratuito diretto da Hideo Kojima che avrebbe dovuto precedere la release di Silent Hills, un nuovo capitolo del noto franchise horror. Il progetto purtroppo naufragò di lì a poco a causa delle divergenze di vedute tra il publisher e il game director. Come diretta conseguenza anche P.T. venne rimosso dallo store Sony, cagionando enorme rammarico in tutta la fanbase. Gli anni successivi videro la casa nipponica allontanarsi dallo sviluppo di giochi per console in favore dei più redditizi pachinko. Ultimamente però Konami sembra esser tornata sui suoi passi e pare intenzionata a dare nuovo lustro alle sue storiche IP. È in questo contesto di rinascita creativa che vengono annunciati diversi titoli afferenti alla saga di Silent Hill, tra cui il remake del celebre secondo capitolo. Proprio come accadde 10 anni fa, anche in questo caso l'opera di maggior spessore e peso viene preceduta da un free-to-play  che nasce col compito di mostrare il comparto tecnico a disposizione dello studio oltre che, ovviamente, generare hype. Tuffiamoci quindi in questo nuovo Silent Hill: The Short Message e cerchiamo di capirne insieme pregi e difetti. 

Ne ho visti di disclaimer ma…

Un inquietante messaggio a schermo apparirà all'avvio del gioco e in tutte le scene di caricamento. Devo ammettere di non essermi mai trovato alle prese con un testo tanto sensato quanto disturbante, almeno in ambito videoludico. Ciò che si legge fornisce più di un'indicazione su quello che sarà il tema centrale del gioco, ossia la depressione e il suicidio. Silent Hill: The Short Message narra le vicende di alcune adolescenti alle prese con i soliti problemi relativi a quell'età. Insicurezze, bullismo, amicizie disfunzionali sono gli ingredienti della ricetta di questo horror ambientato a Kettenstadt, fittizia località situata in Germania. Anita, il personaggio di cui vestiremo i panni, si troverà improvvisamente catapultata all'interno di un complesso residenziale abbandonato e decadente a causa della tremenda crisi economica successiva alla pandemia da COVID-19. Qui, tra i meandri di questo gigante di cemento, dovrà indagare e cercare di capire cosa ha spinto la sua amica Maya, artista emergente, a compiere l'insano gesto di lanciarsi nel vuoto. Ad accompagnarci durante l'esplorazione ci saranno sporadici scambi di messaggi con una terza persona, Amelie, amica di entrambe le ragazze. Queste chat col tempo dipingeranno un quadro assai più lugubre di quelli che possono essere stati i motivi della tragedia, ma non intendo spoilerarvi altro per non rovinarvi i buoni (forse uno solo) colpi di scena che questo titolo vanta.

Anita dinanzi i lavori di Maya

Un corridoio dietro l'altro

Preferisco esser chiaro sin da subito anche a costo di smorzarvi l'entusiasmo. Silent Hill: The Short Message non ha un vero e proprio gameplay. È un'opera prettamente narrativa, che fa della trama e dell'atmosfera cupa e inquietante il suo (unico?) punto di forza. A metà tra una visual novel e un walking simulator, passerete le due ore necessarie ad arrivare ai titoli di coda percorrendo corridoi, leggendo documenti e rivivendo flashback del passato. I tre capitoli che compongono il titolo sono però intervallati da altrettanti inseguimenti con una creatura misteriosa che cercherà di braccarvi in tutti i modi. Questi intervalli rappresentano la sola sfida che il gioco ci porrà dinanzi. Va però riconosciuto che durante queste fughe le pulsazioni del giocatore raggiungeranno picchi inaspettati a causa del forte senso di smarrimento provocato da un level design in grado di mettere in difficoltà anche il più esperto dei "navigatori". È incredibile come Konami sia riuscita a rendere così bene quello che a tutti gli effetti è un incubo ricorrente in molte persone. 

Il messaggio corto

Silent Hill: The Short Message rimane lontano anni luce da ciò che in passato rappresentò P.T., riuscendo solo in parte a centrare il suo scopo primario. Il motore grafico rende perfettamente gli ambienti e l'illuminazione di questi. Lo stesso dicasi per le animazioni dei personaggi. Purtroppo però non c'è davvero altro da aggiungere alla già corta lista dei “pro”. Il fatto che sia totalmente gratuito potrebbe spingere curiosi e appassionati della saga a dare una chance a questo titolo che fa da apripista a un ritorno in grade stile di uno degli horror più amati di sempre, ma la sensazione di occasione persa resta forte.

 


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