La Recensione Di
Ratchet & Clank: Rift Apart

Ratchet & Clank: Rift Apart è il nuovo meraviglioso videogame nato dalle floride mani di Insomniac, la talentuosa software house first-party Sony

Data di Uscita
  • 11 giugno 2021
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Giocato Su
Generi

Pro


Una tech-demo degna di nota Un'avventura entusiasmante e divertente Altamente rigiocabile

Contro


Leggermente breve in termini di durata Non tutti gli stage offrono una sfida interessante
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Ratchet & Clank: Rift Apart è il nuovo meraviglioso videogame nato dalle floride mani di Insomniac, la first-party Sony che di recente ci ha deliziati dando i natali alla saga di Marvel's Spider-Man. Uscito solo un paio di mesi dopo Returnal, il gioco in questione si posiziona come secondo titolo next-gen tra le esclusive targate Sony. Il team di Insomniac aveva già predisposto un terreno fertile con il reboot della saga di Ratchet & Clank nell'ormai lontano 2016, ma con l'uscita del suo successore ha piantato ottima semenza tra i fan. Confrontandomi con altri appassionati del settore non ho trovato interlocutori insoddisfatti. Il comparto tecnico del gioco è impeccabile, in particolar modo la grafica è spettacolare, il che fa da preambolo a un'interessante next-gen praticamente priva di schermate di caricamento e tediosi artifizi visivi. Vi sarà possibile contare i peli del manto di Ratchet, apprezzare ogni singolo effetto particellare, esplosione, propulsione di razzi e riflessi sui metallici corpi robotici. Potrete passare da una frazione all'altra dello scenario in un batter d'occhio grazie ai varchi dimensionali: basta puntare in direzione di un varco, premere il tasto giusto per poi ritrovarsi catapultati davanti a sfilze di nemici; nessun tempo di caricamento, nessuna difficolta nel rendering, nessuno scatto nelle animazioni. Sfido chiunque a non rimanere basito davanti a tali risultati, conseguiti principalmente grazie al potere computazionale delle console moderne, ma consolidati da un team che continua ad incrementare la qualità dei suoi prodotti anno dopo anno, successo dopo successo.

Qualche cenno di trama

Come molti titoli della stessa casa sviluppatrice, Ratchet & Clank: Rift Apart risulta estremamente intenso ma particolarmente breve, di fatti richiede circa venti ore di gioco per il completamento, alle quali basta aggiungerne un'altra decina per poterlo ultimare e ottenere il fantomatico trofeo di platino. Sarò anche parecchio avvezzo al genere, ma se l'intensità attrattiva di questo titolo fosse misurabile in ore di gioco consecutive…In tal caso, vi basterebbe sapere che non ho fatto altro che giocare per un intero weekend. La trama, come ci si aspetta, non è troppo arzigogolata né sconvolgente: Nefarious è tornato per rubare il dimensionatore, uno strumento assemblato da Clank allo scopo di consentire a Ratchet di incontrare i suoi simili e parenti lombax sparsi nelle altre dimensioni. In seguito al furto, il dottore pazzo attiva l'apparecchio trasportando sé stesso, Ratchet e Clank in una dimensione in cui Nefarious è un indiscusso dominatore interplanetario. Qui entra in gioco un'altra lombax di nome Rivet che intercetta Clank e lo porta con sé con la promessa di individuare Ratchet. Quest'ultimo cerca invano il suo compagno fino ad entrare in contatto con Kit, altro robot similare a Clank ma di color giallo ocra e dalle forme tondeggianti. Da lì in poi si dirama una serie di vicissitudini e brevi avventure che confluiscono verso lo spoiler, ma sappiate che i personaggi pittoreschi e le relative battute che vi accompagneranno durante il cammino saranno di ottima compagnia fino al raggiungimento del finale.

Il Dottor Nefarious appena entrato in possesso del pericolosissimo Dimensionatore.

Ambienti open-map come si deve

Il gioco è strutturato in pianeti da esplorare in stile open-map, pertanto le aree sono sconfinate, seppur facili da percorrere grazie all'impiego di varie specie animali da cavalcare e i propri scarponi gravitazionali a propulsione. I boss sono innumerevoli e affrontarli è un vero spasso, tuttavia hanno pattern d'attacco molto similari tra loro. Dovrete colpirli nei punti giusti e scegliere con cura le armi da impiegare se volete giostrare al meglio le munizioni in vostro possesso. Le armi principali sono circa una ventina: come nei titoli precedenti, queste saranno rese disponibili gradualmente durante l'avventura. Alle armi standard si vanno ad aggiungere le versioni omega, le quali aggiungono altre modalità e funzionalità atte a danneggiare ulteriormente i vostri avversari. Oltre alla possibilità di attraversare i varchi dimensionali, potrete esplorare anche le zone al di là delle sacche dimensionali, all'interno delle quali potrete trovare pezzi di armatura. Questi ultimi offrono piccoli power-up oltre ad essere fantastiche skin.

Nel bel mezzo di una midboss-fight con Rivet e Clank.

Il mix tra gli aspetti secondari e i dettagli

Tra le varie possibilità offerte dalle brevi e leggere missioni secondarie del gioco, vi sono le sfide di Glitch, l'eliminavirus. Si tratta di una sorta di ragnetto meccanico che, aderendo a qualunque superficie, deve compiere differenti tragitti sterminando bug con i propri cannoni nel livello di turno. Altro mini gioco, ai miei occhi ben più divertente, riguarda Clank alle prese con la risoluzione di anomalie dimensionali. Qui l'obiettivo è proprio quello di creare un tragitto percorribile da Clank e dalle sue varianti dimensionali sfruttando delle sfere aventi ognuna delle potenzialità diverse. Vi sono sfere che aumentano la forza di gravità, altre che imprimono una forza verso l'alto, altre ancora consentono di tramutarsi in energia elettrica e percorrere porzioni della scena attraverso un cavo, e via discorrendo. Quindi, come potrete immaginare, in entrambi i mini game c'è molta variabilità e i livelli non sono tutti così immediati e banali da completare. Non potevano mancare i galattici bolt d'oro, ma ad essi hanno aggiunto gli spiabot (che dettagliano la storia e la trama), gli sferax, ovvero artefatti lombax, e i nove rocciorsi individuabili ciascuno sul rispettivo pianeta di appartenenza. Non sono solito parlarne dal momento che viene introdotta nella maggior parte dei titoli odierni, ma sento il dovere di fare una menzione d'onore alla modalità foto: in questo titolo è possibile abilitare i VFX (effetti grafici visuali) per mantenere attivo l'effetto particellare di turno. Ebbene, avrete la possibilità di immortalare una sorta di GIF animata della scena in corso, un aspetto abbastanza singolare.

Immagine tratta da una cutscene del gioco.

Conclusioni

Se avete amato i predecessori, amerete senz'altro anche questo. Se non avete mai giocato ad alcun titolo della saga, resterete ugualmente affascinati dal valore tecnico e dal dinamico gameplay che da sempre contrassegna i capitoli del mitico lombax e del suo amico robot. Il gioco vale la spesa, rispetta le mie aspettative ed è godibilissimo. Sicuramente si potrà sempre annoverare tra i titoli “tech-demo” esemplificativi delle potenzialità di PlayStation 5. Ragion per cui trovo 8.5 un giudizio appropriato al videogame, a parer mio divertentissimo e adatto a qualunque tipologia di gamer.  


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