La Recensione Di
Carrion

Carrion: L'ennesimo Metroidvania - 2D - Pixel Art - Indie merita di essere giocato, oppure è meglio passare oltre?

Data di Uscita
  • 23 luglio 2020
Pubblicato Da
Sviluppato Da
Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Divertente "interagire" con gli altri personaggi Durata breve ma intensa Bella atmosfera

Contro


Non c'è una mappa e in alcuni momenti non è chiaro dove dobbiamo andare Rigiocabilità assente
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Siamo stati imprigionati e non ne capiamo il motivo. Siamo rinchiusi e attorno a noi scienziati e studiosi controllano monitor e fascicoli vari. A forza di dai e vai riusciamo a liberarci, a mettere fuori gioco chi ci stava studiando e a scappare da questa struttura. Ci ritroviamo in un luogo che non conosciamo, dove subito arrivano persone armate di pistola che provano a fermarci, ma usando l'astuzia riusciamo a prenderli alla spalle, stordirli e a proseguire. Con l'analogico sinistro ci muoviamo in questa ambientazione 2D in pixel art, mentre con il destro prendiamo la mira e usiamo le nostre abilità per interagire con l'ambiente e le persone che ostacolano la nostra fuga. Una volta fuori dal reparto di ricerca riusciamo a potenziarci tramite delle apposite teche. La quantità di poteri ottenibili sono diversi e utilizzabili tramite i pulsanti dorsali del joypad. Si va dal normale potere d'attacco a quello che ci consente di diventare invisibili o addirittura invincibili (ma solo per un singolo colpo ricevuto). Man mano che proseguiamo per le ambientazioni superiamo la discarica militare, le miniere di uranio, l'orto botanico fino ad arrivare al quartiere generale dei cattivi. Superare i livelli è divertente in quanto il nostro personaggio è molto agile e veloce e in grado di passare attraverso i cunicoli più stretti, abilità molto utile in fase di esplorazione. Per lo più il gioco è molto lineare, anche se non mancheranno segreti da scoprire dopo che avremmo ottenuto determinate abilità; così viene messa in mostra la sua vena metroidvania.

Una pecca è la mancanza di una mappa che ci permetta di orientarci meglio; gli ambienti sono sì diversi tra loro ma alla fine tutti molto simili. Quindi si finisce spesso per perdere la bussola e non saper di preciso dove bisogna andare. Non c'è la localizzazione in italiano ma il nostro PG non è un chiacchierone e le uniche scritte che vediamo, oltre a quelle del menu iniziale e dei crediti, sono quelle che compaiono quando otteniamo una nuova abilità. Le musiche sono ben ispirate e ci accompagneranno per tutta l'avventura senza essere  troppo invasive o monotone. Sono un buon accompagnamento niente che rimanga impresso sia chiaro, ma fanno il loro mestiere.

Proseguendo ancora con i livelli ci troveremo a superare una centrale nucleare, dove dovremmo mettere al loro posto dei “nuclei di uranio”, stando attenti a non prenderci le radiazioni. Il tutto per far ripartire l'energia che ci consenta di aprire le spesse porte che sigillano la struttura. Di tanto in tanto la nostra mente verrà percorsa da brevi flashback che ci mostreranno il motivo per il quale siamo stati catturati e rinchiusi. Proseguendo nell'avventura avremo a che fare con militari sempre più organizzati e ben equipaggiati. Dal semplice soldato con la pistola si passa al militare con scudo e mitra, a quelli armati di lanciafiamme che ci renderanno la vita letteralmente un inferno. Infatti se verremo colpiti da quest'ultimi la cosa migliore da fare sarà quelli di gettarci in acqua per interrompere il danno continuo causato dal fuoco. Spesso capiterà di trovarci in situazioni “critiche” dove dovremmo usare il cervello per superare l'esercito, senza attirare troppe attenzioni o attivare gli allarmi. Perché è un attimo che vengano rilasciati dei droni, dalle apposite strutture, che finché non li metteremo fuori uso ci inseguiranno per tutta la zona. Se non ci sentiremo pronti per affrontare le fasi finali dell'avventura possiamo ripercorrere i livelli precedenti per potenziarci, ad esempio aumentando l'energia o la resistenza alle fiamme, così da essere preparati al meglio per il gran finale. 

 

Nelle fasi in cui ci troveremo ad affrontare i MECH sarà difficile uscirne indenni senza una buona strategia e preparazione il che comporterà più di una volta morte certa; poco male i checkpoint sono tanti e ben distribuiti. La difficoltà è tarata bene anzi, a dirla tutta, tende verso il basso e la durata è molto breve; il titolo si finisce in un paio di giorni ed è facile anche platinarlo. Sfruttando l'ultima abilità che impariamo riusciamo ad uscire dal bunker e finalmente siamo liberi. 

Liberi di distruggere tutta l'umanità in quanto siamo un mostro alieno semi invincibile a assetato di morte!

 


 


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