La Recensione Di
Batman: The Video Game

Siete pronti ad avere il conto in banca bello grosso? Pronti a mettere maschera e mantello per sgominare bande di terroristi?

Data di Uscita
  • 22 dicembre 1989
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Giocato Su
Generi

Pro


Controlli superbi Ambientazioni e game design eccellenti Difficile al punto giusto

Contro


Ultima boss fight veramente complessa
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Nuovo anno, vecchio gioco; ebbene sì, sapete quanto il mio cuore sia legato a quei giochi farciti di pochi pixel ma con un'anima talmente valida da far impallidire le moderne produzioni a quadrupla A. In questi giorni di festa ho così deciso di rigiocare, per la millesima volta probabilmente, uno dei miei giochi preferiti e, quasi con sconcerto, mi sono reso conto che mancava la recensione di questo Batman: The Video Game sul nostro sito: giammai!

Tra tutti i cosiddetti supereroi di cui ormai le case di produzione ci hanno sfrantumato les balles, probabilmente il cavaliere oscuro è uno di quelli che ha avuto, fin dal principio, giochi di una qualità veramente impressionante. Potrei citarvi i titoli arcade, o i più recenti titoli della serie Arkham, ma, indiscutibilmente, Batman è colui che avremmo sempre voluto essere ma siamo talmente poveri che non possiamo permettercelo, quindi fateci almeno giocare ai suoi titoli.

Prima di iniziare con la review vera e propria di questa pietra miliare, lasciatemi parlare, semmai ce ne fosse bisogno, della nascita di questo personaggio.
Un piccolo Bruce Wayne assiste, suo malgrado, alla uccisione dei suoi genitori da parte di un malvivente in cerca di denaro facile, lui si ritrova così a crescere in una immensa magione con l'amico più improbabile che ci si possa immaginare: Alfred il maggiordomo.

Con il passare degli anni i sogni tormentano il giovane e ricchissimo Bruce, tanto da portarlo ad intraprendere una solitaria lotta contro il crimine sfruttando le nozioni di lotta ed il suo immenso patrimonio creando così il personaggio di Batman, il pipistrello della porta accanto.

Ed ora SIGLA!

La Classica Trama

In una sempre più corrotta Gotham City il nostro arcinemico Joker è risorto nuovamente dal buco in cui lo avevamo rinchiuso per seminare ancora una volta il panico più devastante che l'umanità possa concepire. Tra trabocchetti e giochetti di prestigio ci ritroveremo costretti a far andare all'aria i suoi piani e riportare, seppur temporaneamente, la pace in città. 

Nell'evoluzione del personaggio di Batman, infatti, sarà lo stesso Bruce a chiedersi più volte se non sia proprio la sua presenza ad attirare i peggiori criminali mai concepiti in città, arrivati solo per provare la propria superiorità rispetto all'uomo pipistrello.
Elucubrazioni mentali a parte, la trama è il classico pretesto per menare le mani e sfoggiare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, tutto il meraviglioso arsenale che la Wayne Enterprise, negli anni, ha segretamente prodotto.

Televisione storta e bimbo che guarda da un'altra parte… cosa potrà mai andare storto?!

Arsenal Gear

Nei 5 lunghi livelli in cui avverranno le nostre scorribande, avremo la possibilità di utilizzare tutta una serie di armi, dalle più semplici come il Batarang, fino alle più complesse come il lanciarazzi, selezionabili tramite il pulsante Select del controller NES; è subito chiaro che, trattandosi di un gioco action a scorrimento orizzontale e verticale, mancheranno completamente sezioni sugli iconici mezzi di trasporto come il Batwing o la iconica Batmobile, una mancanza che ovviamente si fa sentire e che avrebbe giovato a dare ancor più profondità al gioco ma che, al netto di mezzi tecnici molto limitati, rende Batman: The Video Game un gioco dotato di meccaniche così profonde ed avanguardistiche quasi inimmaginabili per un titolo di quell'epoca.

Dove infatti Sunsoft ha eccelso è su tutto quello che vedrete a schermo, senza sul serio farci sentire la mancanza di qualcos'altro. Partiamo dalla base: lo sprite.

Batman è talmente piccolo che potrebbe sembrare irriconoscibile pensando ad una console ad 8 bit, ed invece, nonostante il colore violaceo (necessario per spiccare sullo sfondo nero) è essenziale, ben animato e vistosamente fatto bene con movenze feline e con controlli assolutamente perfetti.

Quando infatti vi citavo l'avanguardia non lo facevo a caso. Tra le caratteristiche migliori del titolo non può ovviamente mancare il platforming. Il nostro protagonista potrà, infatti, attaccarsi ad ogni sporgenza e saltare da un muro o da un ostacolo all'altro con una sinuosità ed una ferocia difficilmente ritrovabile in altri titoli dell'epoca. Non è una meccanica di facile assimilazione ma mettiamola così: è come ninja gaiden ma fatto meglio e, quando avrete capito come funziona, non riuscirete a capire perché non siano stati sviluppati così tutti i giochi del genere.

Dovizia di particolari ed un platforming sublime

Nemici in ogni dove

Anche questo preistorico titolo di Batman soffre del respawn selvaggio. Se da una parte potremo sfruttarlo a nostro favore visto che nemici, uccisi o eliminati, lasceranno a terra cuori per il ripristino della salute e preziose munizioni per le nostre armi, d'altro canto basterà un movimento sbagliato per far riapparire nemici fastidiosi e complessi da eliminare che potrebbero, rapidamente, farci perdere una vita.

Dove il gioco probabilmente presta il fianco maggiormente a questa scelta, seppur obbligata per l'hardware utilizzato, è nelle sezioni verticali. Qui, oltre a ruote dentate ed ostacoli ambientali più o meno letali, ci ritroveremo a dover scalare pareti all'apparenza infinite, ritrovandoci magari nemici da eliminare piazzati appositamente su sporgenze infami; e se cadete di pochi cm, questi riappariranno quasi ad irretirvi.

Il gioco infatti basa tutto sul platforming, a volte millimetrico, risultando frustrante in diversi punti se non sapete come superare indenni quella determinata sezione.

Sto arrivando marrano

Seppur il fulcro, come avrete intuito, è basato sullo sfoggiare questo eccellente platforming, non possono mancare i boss di fine livello. Qui c'è una grossa distinzione da fare: 4 boss su 5 sono veramente una cazzata, l'ultimo è l'inferno sulla Terra. No non sto scherzando.

Si passa infatti da boss alati a tirapugni mastodontici ma sempre caratterizzati da un moveset prestabilito e facilmente ammaestrabile, vi è addirittura un boss ambientale che sarà il più semplice di tutti. Poi però arriva il Joker, e qui sono dolori. Oltre ad essere almeno tre volte più grosso di Batman, ha tutta una serie di attacchi che andranno imparati al millesimo per poterne avere la meglio.

Altro aspetto in cui il gioco stona leggermente è proprio legato alle uccisioni: difficilmente Batman uccide, piuttosto intrappola o rintrona gli avversari, e, soprattutto, non lo fa con il suo arcinemico; qui invece la crudeltà dell'uomo pipistrello va un po' in controtendenza rispetto all'immaginario collettivo.
Sicuramente è una scelta tecnica perché sarebbe stato pressoché impossibile riprodurre gli stordimenti su una console tanto limitata, ma è giusto far presente l'umanità di Batman.

Un capolavoro

Batman: The Video Game è un gioco esclusivo per Nintendo Entertainment System, uno di quei titoli da assaporare, da assimilare e da gustare in tutta la sua magnificenza; un gioco che, al netto dei suoi intrinsechi limiti tecnici, si pone come uno dei picchi per la console ad 8 bit, mostrando i muscoli non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche da quello scenico, con sprites meravigliosamente riprodotti e scene di intermezzo da brividi.
Se avete la possibilità di giocarci in originale è una cartuccia abbastanza economica, se non avete un vecchio NES lo potete comunque giocare realmente ovunque.
Snake over.


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