La Recensione Di
Under Defeat

Su un Dreamcast ormai fuori produzione da anni, giunge un sontuoso sparatutto da sala, che lascia tutti a bocca aperta.

Data di Uscita
  • 27 ottobre 2005
Sviluppato Da
Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Graficamente impressionante Frenetico e divertente Difficile ma soddisfacente Buon comparto multiplayer

Contro


Pochi potenziamenti disponibili Un po' breve, nonostante la rigiocabilità Assenza del supporto dell'analogico
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Salve a tutti, carissimi fan Bitellonici, nonchè adoratori di Gamerevs
Sono proprio io, il vostro Magnum CD-i, pronto ancora una volta a portarvi in regni videoludici perduti nel tempo e nel pensiero comune.
Questa è la prima volta che leggete una mia recensione qui su GR, chissà se ce ne saranno altre…ihihihi. 
 

Oggi, a dire la verità, sono piuttosto felice. La mia  ragazza francese, la dolce Monique, che tra alti e bassi mi è sempre vicino, mi ha chiesto di prestarle la mia console preferita. Una scelta decisamente complicata, ma alla fine, come si suol dire, al cuor non si comanda. So che i miei veri fan sanno già quali sistemi preferisco, ma è giusto rinfrescare la memoria. 
Tra le oscure, 3DO, Jaguar e CD-i la fanno da padrone (avevate dubbi in merito?); tra quelle meno di nicchia, invece, il mio cuore appartiene senza dubbio a Saturn ed Xbox, con in più una lotta quasi alla pari tra Gamecube, Playstation, Nintendo 64 e Master System. Ma, sopra a tutte, trionfa sempre lei, la splendente e scintillante Dreamcast in abito bianco, croce e delizia di tanti giocatori di ieri ed oggi. Non starò qui a dirvi quanto questa macchina abbia influenzato la mia carriera videoludica, sarebbe ridondante. Quello che mi tocca però ammettere è che ci ho giocato poco negli ultimi anni. Per questo ho scelto di portare proprio lei da Monique per farle vivere il mondo della “signora” dei sogni (infranti) di Sega.

O capitano, mio capitano!

Tra i tanti giochi che le ho portato, ce n’è uno che ha attirato la sua attenzione, vista la bella cover che possiede. Il titolo in questione è “Under Defeat”, uno sparatutto a scorrimento verticale, che guarda caso è uno dei miei giochi preferiti del genere. Ebbene si, non di solo FMV vive il Magnum, ma di molti altri generi videoludici.
Incuriosita dalla data di rilascio, Monique mi ha chiesto qualche informazione in più, e ora racconterò a voi quel che ho detto a lei.

Nonostante Dreamcast sia ufficialmente stata discontinuata nel Marzo del 2001, ha comunque ricevuto un discreto supporto postumo sia da Sega che, soprattutto, dalle terze parti. 
In America ed Europa le uscite si sono fermate nel 2002, ma in Giappone la “macchina delle meraviglie” ha ricevuto nuovi titoli fino al 2007, con sorpresa di quanti ne avevano salutato la dipartita sei anni prima. Fattore determinante, soprattutto nell’ultimo periodo di vita, è stata la stretta correlazione che Dreamcast ha con la sua controparte arcade NAOMI, che si è rivelata la scheda da sala più longeva mai creata dalla storica azienda giapponese (ha superato in durata anche la successiva  NAOMI 2, fate voi).

Una scheda NAOMI in tutta la sua bellezza

Visto che i due hardware sono estremamente simili, i porting casalinghi di titoli arcade (principalmente sparatutto a scorrimento) sono quindi continuati per anni. 
E qui arriva il team G.rev, che nel 2005 pubblica proprio su NAOMI il suo “Under Defeat”, prontamente portato l’anno successivo su Dreamcast. Il gioco viene annunciato come l’ultima uscita ufficiale per la ormai decisamente defunta console Sega, salvo poi essere smentito da altri due titoli usciti ad inizio 2007. Ma qui stiamo facendo troppe digressioni, è tempo di parlare di elicotteri e scenari di guerra alternativi.

La splendida locandina del gioco

Siamo in uno scenario bellico simile alla seconda guerra mondiale, ma con una tecnologia più avanzata; le forze dell’Impero (di lingua germanica) si contrappongono a quelle dell’Unione (di lingua inglese). Dopo una lunga guerra, entrambi gli schieramenti sono pronti al “cessate il fuoco”, questo però non impedisce ad una divisione dell’Unione di lanciare un devastante attacco a sorpresa, che obbliga l’Impero a scendere a sua volta nuovamente in battaglia. Come avrete capito, stavolta i ruoli saranno invertiti e sarà l’Impero ad essere il nostro paese, mentre gli Alleati dovranno essere sconfitti.

All’attacco ragazze!!!

Graficamente Under Defeat è semplicemente un gioiello, che mostra ancora una volta le ottime capacità hardware del Dreamcast, soprattutto se programmato da un team talentuoso. 
Inizialmente si rimane colpiti dall’alta qualità della modellazione poligonale di mezzi, elementi del fondale ed effetti atmosferici, nonché alla fluidità con cui l’azione si svolge su schermo; poi arrivano le esplosioni, con una resa raramente vista in titoli del periodo, uniti ad effetti di fumo convincenti ed a deflagrazioni particellari strabilianti, che seguono una fisica realistica. Se ad esempio farete esplodere un mezzo nemico accanto agli alberi, li vedrete piegarsi per lo spostamento d’aria, se invece abbatterete un’imbarcazione nello stage sulla costa, l’acqua si riempirà di schizzi, con un risultato estetico che lascia sbalorditi.

Resa notevole direi!

Quando lanceremo una smart bomb, tutto lo schermo si coprirà di fuoco e fiamme e lì assisteremo al rallentamento dell’azione, come durante le esplosioni gigantesche dei boss di fine livello; l’impressione però è che questi effetti di slow motion siano volutamente esagerati, per mostrare la qualità della realizzazione tecnica.
Immagino già chi esclamerà però che i G.rev sono riusciti in questa impresa perché il gioco gira in finestra, come molti shooter a scorrimento verticale. Beh, vi basterà mettere su un fianco la vostra retro-tv o il vostro monitor, ed impostare con i grilletti del pad la modalità tate (verticale) a schermo pieno, poi mi direte. 
A corredo, al termine di ogni livello, troveremo anche delle illustrazioni ben realizzate delle due protagoniste in scene di vita quotidiana, che contrastano con l’atmosfera plumbea del resto del gioco. 

La nostra Noa Izumi riflette sui temi importanti della vita

La parte audio si avvale di una colonna sonora di buona qualità (anche se non di particolare presenza), con pezzi arrangiati rispetto alla versione arcade. Potremo comunque selezionare l’accompagnamento musicale della versione NAOMI selezionandolo dal menù. Gli effetti sonori fanno il loro dovere, risultando roboanti e presenti quanto necessario, con alcuni piccoli tocchi di classe apprezzabili (ad esempio la loro assenza nella parte iniziale dell’ultimo livello).

Già nel primo livello la situazione si farà infuocata in fretta

Under Defeat è uno sparatutto a scorrimento verticale. Il nostro scopo sarà quello di attraversare cinque diversi livelli, corrispondenti ad altrettante zone di guerra, distruggendo quanti più mezzi e fortificazioni possibile. Il nostro elicottero sarà pesantemente armato, ma ovviamente si troverà davanti un numero soverchiante di forze nemiche. Per poter affrontare il pesante volume di fuoco che ci sarà fin da subito scaricato addosso, dovremo imparare velocemente a sfruttare la possibilità di ruotare il nostro velivolo di trenta gradi a sinistra o a destra, in modo da poter colpire i nemici non solo in linea retta, ma anche con traiettoria obliqua. Questa tecnica richiede un po’ di adattamento, ma regala grandi soddisfazioni.

Assalto alla base navale, con coreografica esplosione

Oltre allo sparo principale ed alle smart bomb, che troveremo distruggendo gli elicotteri da trasporto nemici, potremo trovare alcune armi per il nostro fido assistente robotico, che ci fornirà un grande aiuto nelle situazioni più spinose. Restando fermi per qualche secondo senza sparare, infatti, si riempirà una barra specifica, che renderà operativo il supporto bellico aggiuntivo del nostro piccolo amico. A seconda del potenziamento scelto, il robot potrà quindi sparare con un mitragliatore pesante, lanciare micidiali razzi o un singolo grande missile con grande capacità distruttiva. Se attenderemo qualche secondo senza correre a raccoglierlo, il potenziamento cambierà facendo il ciclo delle tre opzioni menzionate sopra, in modo da permetterci di scegliere oculatamente l’arma di supporto. Queste saranno le uniche regole, il resto starà a noi, ovvero sopravvivere il più a lungo possibile.

Mentre attacchiamo un bunker, il cannone distrutto emette ancora fumo

Non saranno quindi presenti potenziamenti per la nostra arma, cosa che magari potrebbe non piacere agli aficionados del genere. 
Non poteva inoltre mancare una modalità multiplayer cooperativa che, anche in questo caso, arricchisce molto l'esperienza. Come immaginerete i continue saranno in questo caso suddivisi tra i due giocatori, quindi attenti a quel che fate.
Il gioco, come di consueto per una conversione arcade, non è particolarmente lungo, anche se si avvale di una modalità extra piuttosto interessante. Terminando la campagna principale, infatti, sbloccheremo una versione “alternativa” dei livelli, che saranno specchiati e presenteranno condizioni meteo diverse, nonché una sfida decisamente più ostica.
Più giocheremo, inoltre, più sbloccheremo crediti, cosa che renderà il titolo meno ostico per i neofiti, che potranno comunque scegliere il livello di difficoltà nel menu apposito. Sarà ovviamente presente la possibilità di configurare il pad a seconda delle nostre esigenze, anche se saremo obbligati ad usare la croce direzionale anziché l’analogico (una delle poche cose che mi ha fatto storcere il naso). Il gioco utilizza ovviamente la VMU, sia per salvare che per mostrare la percentuale di nemici abbattuti nel livello, nonché il Vibration Pack, se lo avremo installato nel pad.  

Se siete particolarmente masochisti, potete invertire la rotazione

In definitiva, Under Defeat è un buon titolo, che senza dubbio rappresenta un bel biglietto d’addio allo sviluppo “ufficiale” per Dreamcast (pur non essendo l’ultimo gioco uscito). C’è da dire che da allora non sono mancate perle anche nel settore homebrew (vedi "Sturmwind", recensito sempre dal vostro Magnum qui), però questi livelli non sono più stati raggiunti.

Non si parla mai abbastanza di Sturmwind!

Tornando a noi, se siete neofiti del genere è un acquisto che vi consiglio quasi senza riserve, con l’unica raccomandazione di far pratica con il sistema di controllo; se invece siete esperti, potete godervi un titolo essenziale a livello di meccaniche, ma comunque tosto e divertente. In caso siate, infine, dei maniaci degli sparatutto a scorrimento, probabilmente lo troverete troppo semplicistico, quindi in quel caso cercate altre alternative più stimolanti (sulla console Sega non mancano).

Il coreografico scontro con il primo boss

Vista la non proprio immediata reperibilità dell’edizione Dreamcast (è uscito solo in Giappone d’altronde), potete comunque cercarlo in versione HD per Xbox 360 e Playstation 3, sia in formato digitale che fisico (dove troverete anche la colonna sonora su un cd separato). In questa edizione il gioco, oltre ad offrire una rinfrescata estetica generale, sarà accompagnato da una modalità alternativa in 16:9 e vedrà la presenza di alcuni elicotteri inediti tra cui scegliere.

La versione per Playstation 3, nella gloria del 16:9!

Dopo una serie di partite, Monique si è davvero appassionata, tanto da chiedermi di lasciarle la console per un po’, assieme al nostro gioco di oggi e ad una robusta quantità di titoli di qualità. Dite che rivedrò a breve la mia amata Dreamcast? Conoscendo bene l’impatto medio che ha su chi la prova, ne dubito fortemente, ma questo mi rende comunque contento.
P.S. Ovviamente ne ho un’altra di riserva già pronta sullo scaffale, sia mai che rimanga senza. 

Ci vediamo molto presto, sia qui che su Youtube. Tenete gli occhi aperti!

MAGNUM CD-i