La Recensione Di
The Callisto Protocol

La nostra recensione di uno dei titoli horror più attesi dell'anno! The Callisto Protocol sarà stato all'altezza?

Data di Uscita
  • 02 dicembre 2022
Pubblicato Da
Sviluppato Da
Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Tecnicamente sontuoso Trama avvincente Gameplay limitato ma divertente Atmosfera inspirata

Contro


Level design troppo lineare Non c'è backtracking Può diventare ripetitivo
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The Callisto Protocol, uno dei primi titoli sviluppati in Unreal Engine 5, arriva sugli scaffali sul finire del 2022 portandosi appresso un'hype smisurata generata da una campagna marketing davvero imponente. Le aspettative erano altissime poiché allo sviluppo di questo titolo hanno contribuito diversi veterani della saga di Dead Space, poi confluiti in Striking Distance Studios. Probabilmente proprio il paragone con la celebre saga di EA ha portato molti utenti a ritenere il gioco in questione un passo falso, un flop. Tuttavia io mi limiterò a esporvi i punti di forza e quelli deboli di quest'opera prima alla quale hanno partecipato anche i ragazzi di Krafton (Moonbreaker, PUBG). Ma procediamo con ordine. 

Prigioniero

Siamo nel 2320 e il nostro elter-ego Jacob Lee è un semplice trasportatore che tramite il proprio mercantile, la UJC Charon, fa la spola tra Europa e appunto Callisto, due delle numerose lune di Giove. La sua ultima consegna sarebbe dovuta essere tanto remunerativa da permettergli di ritirarsi ma le cose prendono una brutta piega quando la sua nave viene attaccata dagli eco-terroristi di Via Estrema. Costretto ad un atterraggio di fortuna Jacob viene subito arrestato senza apparente motivo dalle guardie della prigione-colonia di Callisto e sbattuto in cella. Approfittando dei disordini scaturiti dall'esplosione di una misteriosa epidemia e aiutato da diversi personaggi secondari (NPC) dovrà cercare di evadere e farsi largo tra numerosi abomini che tenteranno di farlo a pezzi. Non intendo spoilerarvi oltre la trama di The Callisto Protocol poiché essa avrà in serbo per voi diversi colpi di scena e tante sorprese.

Evviva le manganellate

Il gameplay di The Callisto Protocol, per quanto estremamente semplice, risulta comunque piacevole sin da subito. Ogni mostruosità che ci si parerà davanti cercherà di colpirci  con attacchi corpo a corpo singoli o concatenati in combo. Al fine di non essere feriti e schivare i colpi in arrivo basterà muovere l'analogico a sinistra o destra alternando queste due direzioni in caso di più attacchi. Una volta terminata la sequenza avremo la nostra opportunità di contrattaccare e lo faremo tramite un potente manganello elettrico in grado di smembrare i malcapitati infetti. Sono presenti inoltre diverse armi da fuoco con le quali potremo tenere a distanza i nemici o dar loro il colpo di grazia dopo aver inflitto una pesante serie di manganellate. Quella che però risulta essere l'arma più divertente del gioco è il guanto GRP in grado di sollevare da terra i bersagli e scaraventarli contro trappole ambientali o nel vuoto. Il guanto ci permetterà inoltre di aprirci passaggi e raggiungere oggetti lontani. Ogni singola arma di The Callisto Protocol è craftabile e potenziabile tramite l'uso della valuta in game presso apposite (rare in verità) stampanti 3D. A dirla tutta il gioco non presenta particolari picchi di difficoltà nemmeno se giocato a "Massima Sicurezza" (hard mode) tranne quando i nemici da affrontare contemporaneamente saranno due o più.

Occhio alle spalle Jacob!

Una prigione corridoio

Qui veniamo alle note dolenti. Una delle caratteristiche principali di un survival horror è e deve essere l'esplorazione. Purtroppo in The Callisto Protocol  questa manca quasi del tutto, presentando al giocatore una sola via percorribile, fatta eccezione per brevi deviazioni in cui trovare registrazioni (i collezionabili del gioco, NDR) e munizioni o poco altro. Questa eccessiva linearità denota un level design davvero troppo semplice per un titolo tripla A del 2022. Purtroppo nemmeno un comparto grafico da “mascella a terra” riescono a compensare una tale mancanza, che dà ancor più fastidio se combinata all'impossibilità di fare backtracking. Infatti ogni capitolo del gioco e ogni area all'interno di questi è a se stante, come se isolata a tenuta stagna dalle precedenti. Ciò ci costringerà ad effettuare spesso dolorose scelte e sacrifici nella gestione del nostro inventario, specialmente nelle fasi iniziali di gioco.

Sconto di pena?

È arrivato per me il momento di tirare le somme sull'esperienza appena conclusa. The Callisto Protocol, come detto in precedenza presenta, almeno graficamente, le potenzialità delle macchine attuali e dell'Unreal Engine 5. Ogni stanza, ambiente, grotta o corridoio è un autentico spettacolo per gli occhi, mai visto nulla di più vicino al foto realismo. La trama, sebbene non originalissima è godibile e la sua scrittura è di altissimo livello. Il gameplay, forse troppo banale potrebbe annoiare i core gamer più esperti del genere ma alle prime dà senza dubbio buone scariche di adrenalina e divertimento. Dove il gioco purtroppo fallisce miseramente è nel non riuscire a spaventare praticamente mai. I jumpscare sono praticamente tutti telefonati e il fatto che quasi mai ci si trovi di fronte ad ostacoli troppo ostici, riducono a zero il trasporto emotivo e la paura durante le circa 10 ore necessarie a terminare la run. Quello che però mi ha davvero infastidito è la linearità del level design che mi ha restituito le stesse "vibes" di The Order 1886. Una buona tech demo o poco più, troppo poco insomma per chi sperava di aver dinanzi un nuovo Dead Space. Gli altri piccoli difetti come la mancanza del "New Game +" o della “Selezione Capitolo” sono fiducioso verranno risolti con patch future. Detto questo concludo affermando che The Callisto Protocol è un buon gioco ma non aspettatevi certo un capolavoro.


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