La Recensione Di
Resident Evil 3

il remake di Resident Evil 3 ha diviso la critica, cerchiamo di capirne il perché in questa breve recensione

Data di Uscita
  • 03 aprile 2020
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Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Graficamente eccezionale Personaggi carismatici Gameplay classico ma divertente Atmosfera horror intatta ed efficace

Contro


Davvero troppo breve Pochi enigmi da risolvere
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Resident Evil 3 arrivò sugli scaffali nel 2020 come remake del gioco originale datato 1999. Capcom riuscì già a stupire il mondo intero riproponendo una versione odierna del celebre secondo capitolo ed era quindi inevitabile attuare la stessa strategia anche per il terzo. Qualcosa però non è andato secondo i piani e la critica non si è mostrata tenera nei confronti di quest'opera. Cerchiamo ora di capirne il perché tenendo comunque bene a mente che mi limiterò a descrivere questo prodotto senza farmi condizionare dal retaggio della sua versione originale.  

Big Pharma strikes again…

È il 28 settembre 1998, giusto 24 ore prima degli avvenimenti raccontati in Resident Evil 2 Remake. Jill Valentine, la nostra alter-ego è un'agente dell'élite S.T.A.R.S. ormai sospesa,  che viene braccata da una temibile arma biologica (il Nemesis) rilasciata dalla casa farmaceutica Umbrella. Questa creatura dalla forza e dall'aspetto terrificante ha il compito di eliminare tutti i membri superstiti della succitata squadra speciale e non si fermerà fin quando non avrà portato a termine il proprio compito. Ad aiutare Jill nella disperata impresa di sopravvivere e fuggire da una Raccoon City ormai in balìa di orde di zombie ci sarà Carlos Oliveira, mercenario dell'U.B.C.S., un'unità anticrisi della stessa Umbrella. Il gioco seguirà le vicende di questi due protagonisti proponendo scenari ormai noti ai fan della saga come la celebre stazione di polizia o le vie cittadine, e inserendone altri, tutti resi maestosamente grazie al RE Engine. Vi capiterà infatti di rimanere immobili ad ammirare la sbalorditiva qualità dell'impianto grafico e la maniacale cura dei dettagli sia nella rappresentazione degli scenari che in quella delle espressioni facciali e delle movenze dei vari personaggi. Per quanto semplice e lineare, la trama del gioco coinvolge sapientemente il giocatore, spingendolo ad empatizzare con i vari personaggi.

Bombe a mano e carezze col pugnale!

Il gameplay di Resident Evil 3 è del tutto simile a quello del remake del secondo. Avremo quindi un inventario da gestire, diverse armi da fuoco, oggetti combinabili tra loro e saferoom dove salvare i nostri progressi. Ciò che mi ha deluso in parte è stata la scarsità di puzzle od enigmi da risolvere, ma un buon level design, scontri impegnativi e boss fight adrenaliniche rendono quest'opera immancabile per i fan del genere e della saga. Durante le sessioni con Jill le fasi di esplorazione si alterneranno con quelle di fuga dal Nemesis dove tentare di abbatterlo risulterà una semplice perdita di tempo e munizioni. Non mancano tuttavia le boss-fight, davvero ben concepite e divertenti, dove sarà opportuno arrivare con una buona dose di risorse. Una volta completata la prima run avremo modo di spendere i punti accumulati in uno shop dove poterci dotare di armi potentissime e munizioni infinite. Insomma un bell'incentivo per ripercorrere per l'ennesima volta gli stessi passi.

Missione compiuta?

Resident Evil 3 soffre l'estrema brevità della campagna principale, completabile in una manciata di ore, che ne avrebbe potuto fare un DLC perfetto di Resident Evil 2 Remake. Tuttavia, un comparto grafico eccezionale, personaggi carismatici e il solito vecchio fascino della nota Raccoon City ne fanno un'opera imperdibile per gli appassionati, soprattutto visto il prezzo ridotto al quale viene proposto.

 


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