La Recensione Di
Predator: Hunting Grounds

La nostra recensione sull'ultimo gioco ispirato a Predator, il letale cacciatore alieno.

Data di Uscita
  • 24 aprile 2020
Sviluppato Da
Piattaforme
Giocato Su
Generi

Pro


Puoi essere il Predator! Divertente se fatto con amici Buona customizzazione delle classi

Contro


Poche modalità Tecnicamente mediocre Alla lunga ripetitivo
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Era il 1987 quando nei cinema approdava per la prima volta Predator, pellicola horror/sci-fi che vedeva come protagonista un giovane Arnold Schwarzenegger nel ruolo di un soldato che, con una squadra di compagni, si imbatteva in un temibile cacciatore alieno precipitato nella giungla del Nicaragua. Da questo glorioso franchise, nel corso dei decenni sono stati tratti diversi tie-in, purtroppo quasi tutti abbastanza dimenticabili. Tornato prepotentemente in auge grazie soprattutto alla recente uscita dell'ottimo Prey (disponibile su Disney+), l'ultima iterazione videoludica è Predator: Hunting Grounds, soggetto di questa breve recensione. Sarà riuscito a invertire il trend e a donare lustro a questa spaventosa creatura? Scopriamolo insieme.

Laggiù c'è qualcosa in agguato e non è un uomo 

L'aspetto più interessante del titolo sviluppato dai ragazzi di Illfonic è sicuramente la possibilità di vestire i panni del letale cacciatore alieno. In questo caso il gioco passerà dalla prima alla terza persona e ci metterà a disposizione l'intero arsenale della creatura. Usando il Predkour (sì, è il parkour del Predator) avremo la possibilità di muoverci agilmente trai rami degli alberi, eseguire acrobazie ed eliminare i nemici da distanza di sicurezza tramite la famigerata arma al plasma. Di grande effetto è sicuramente la visuale termica della biomaschera che ci permetterà di scovare quei bersagli nascosti nel sottobosco. Proprio come accade nelle pellicole hollywoodiane, quando si arriva allo scontro corpo a corpo il Predator è inarrestabile, grazie anche alle lame retrattili inserite nei bracciali. Una chicca che ho apprezzato particolarmente è la brutalità con la quale si possono ottenere trofei (cranio e colonna vertebrale) dai nemici abbattuti. Tutto ciò non può che far piacere ai veri appassionati del brand, a patto che però non si soffermino troppo sulla scadente qualità delle texture e su quella delle animazioni.     

 

Se sanguina allora può essere ucciso

Purtroppo Predator: Hunting Grounds consta di appena 2 modalità di gioco online: Caccia e Scontro. Nella prima, un fireteam composto da 4 giocatori dovrà tentare di portare a termine degli obiettivi, possibilmente eliminare il Predator (comandato anch'esso da un giocatore) ed esfiltrare in tutta sicurezza. Nella seconda modalità invece vedremo le solite due squadre scontrarsi frontalmente nella conquista di alcuni punti strategici della mappa. A donare un po' di pepe al gameplay c'è la possibilità, per i giocatori più meritevoli, di "trasformarsi" temporaneamente nella temibile creatura e infliggere pesanti perdite al team rivale. Uno degli aspetti migliori del gioco è sicuramente la vastità di scelta nella personalizzazione dell'equipaggiamento. Numerose e ben diversificate sono infatti le bocche da fuoco che potremo scegliere di utilizzare, ognuna ulteriormente modificabile tramite l'aggiunta di numerosi accessori via via sbloccabili. 

Devo saldare un conto con lui..

Predator: Hunting Grounds è un titolo lontano anni luce dai valori produttivi dei tripla A, e questo è da tenere bene a mente. La mancanza di una campagna single player, un comparto multiplayer a dir poco scarno sia a livello di modalità che di mappe e un utilizzo approssimativo dell'Unreal Engine inficiano notevolmente sulla longevità e sulla qualità generale della produzione. L'acquisto di tale titolo pertanto resta consigliato esclusivamente agli appassionati di lungo corso della saga cinematografica e a tutti coloro  i quali sono in cerca di un'esperienza cooperativa diversa dal solito. Per tutti gli altri il mio consiglio è di evitarne l'acquisto a prezzo pieno e di sfruttare abbonamenti o eventuali promozioni per poterlo provare.     

 

 


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