Corre l'anno 2022, e l'umanità sta combattendo contro un virus pericolosissimo… no, non si tratta di un triste racconto di cronaca recente, ma della storia presente nell'ultima fatica di Snapshot Games, ovvero Phoenix Point.
Phoenix Point è un titolo che volgarmente potremmo definire “clone di X-Com”, ovvero uno gioco composto da una parte strategica in tempo reale (il Geoscape) e una parte tattica a turni (il Battlescape), in cui saremo chiamati a salvare quel che resta dell'umanità sulla Terra da un'orda di mutanti provenienti dal mare. Titolo sviluppato da Snapshot Games, team di sviluppo capitanato da Julian Gollop (padre del primissimo X-COM), e condivide con questo titolo anche l'autore delle musiche, ovvero John Broomhall. Un pedigree di tutto rispetto, per un titolo nato in crowdfunding che purtroppo non ha raggiunto l'obiettivo delle missioni sottomarine.
Uscito in esclusiva su Epic Store (cosa che gli ha attirato ingiustamente non poche ire) e più volte ri-bilanciato nel corso dei due anni (cosa che gli ha attirato altre ire), ora che è uscito l’ultimo aggiornamento (che finalmente sblocca, tra le altre cose, le custom mod) è tempo finalmente di analizzare Phoenix Point!
Questa mattina mi son svegliato e ho trovato il pandorano
La storia è una sorta di mix tra la classica invasione degli UFO di X-Com ed i classici lovecraftiani, in special modo “la Maschera di Innsmouth”. Nel 2022 (ahia…) lo scioglimento dei ghiacci causerà la fuoriuscita dal permafrost di un nuovo virus che causerà un cambiamento catastrofico sulla Terra, mutando in maniera aggressiva la fauna e la flora in mostri assetati di sangue. Quel che resta dell'umanità si è rifugiata in cittadelle (o Haven) fortificate. Queste cittadelle faranno parte di una tra tre fazioni: i militaristici New Jericho, che predicano la purezza della specie umana, il Synedrion, fazione democratica e tecnologicamente avanzatissima, ed i teocratici Discepoli di Anu, che vedono il virus come un'occasione per l''umanità di redimersi dal peccato di essersi evoluta troppo poco.
Nel frattempo l'organizzazione segreta Phoenix Point, caduta in disgrazia, si riattiverà. A quanto pare, quest'ultima è l'unica speranza per la specie umana di sopravvivere.
Homo Hominis Lupus

La parte strategica, ispirata a quella di X-Com 2, vedrà la nostra squadra, a bordo di un aereo, esplorare vari punti sparsi nella mappa. Questi possono essere missioni di recupero risorse e di persone, missioni speciali dai DLC o vecchie basi di Phoenix Point da riattivare, ma saranno perlopiù Haven, ovvero città appartenenti a una delle tre fazioni principali.
In ogni città potremo commerciare risorse oppure compiere azioni di sabotaggio e perfino rubare i vari aeromobili (ce n'è un tipo diverso per ogni fazione), in modo tale da creare diversi “team” per esplorare prima la mappa ed eventualmente rispondere alle aggressioni nemiche. Ogni volta che un Haven sarà invaso (da pandorani o da fazioni nemiche), avremo pochissimo tempo a disposizione prima che la battaglia finisca (talvolta, anche a favore dei difensori) per intervenire (oppure no), nel primo caso potremo prendere un premio per aver salvato la città. Una volta respinti i pandorani, se avremo sufficiente copertura radar, scopriremo una base avversaria che attende solo una nostra cortese visitina per essere completamente distrutta.
In ogni città potremo commerciare risorse oppure compiere azioni di sabotaggio e perfino rubare i vari aeromobili
Mantenere buoni rapporti con le fazioni sarà fondamentale per ottenere più risorse e più reclute, ma su questo Phoenix Point ci garantirà completa libertà.
Per potenziare le nostre basi e armare i nostri soldati ed i nostri veicoli ci serviranno risorse. Le tre risorse principali saranno cibo, materiali e tecnologie, con una quarta risorsa - il mutagen - disponibile in casi particolari. Il DLC Legacy of the Ancient, ci sbloccherà invece alcune armi fenomenali che dovremo costruire utilizzando altri tre tipi di risorse (l'Oricalchum… ah Indy, quanti ricordi!…, il Gas Protean Mutane ed i Living Crystals).
In generale, nonostante il progredire della ricerca, non ci sarà mai qualcosa che rimpiazza completamente quello che avevamo a disposizione prima, ma ogni innovazione tecnologica che sveleremo avrà i suoi pregi ed i suoi difetti. Per esempio le armi laser saranno precisissime ma soffriranno molto la presenza di armatura, a differenza delle armi di New Jericho. C'è - specie con i DLC - una varietà di scelte tale da permettere ad ogni giocatore di crearsi - risorse permettendo - il suo dreamteam.
Non ci sarà mai qualcosa che rimpiazza completamente quello che avevamo a disposizione prima […] c'è - specie con i DLC - una varietà di scelte tale da permettere ad ogni giocatore di crearsi - risorse permettendo - il suo dreamteam
In generale, Phoenix Point riesce abbastanza nel delicato bilanciamento dei giochi di strategia, ovvero dare sempre qualcosa da fare, ma senza travolgere il giocatore di micromanagement. Micromanagement che però si sente - per esempio - quando dovremo commerciare risorse o raggiungere punti della mappa lontani come l'Antartide (fondamentale per proseguire nella storia).
Tempo di prendere a calci i mutanti e masticare del chewing gum

Per quanto riguarda i soldati, potranno appartenere a 7 classi diverse, 3 disponibili sin dall'inizio (Assault, Sniper e Heavy) e le altre sbloccabili man mano che stringeremo alleanze (o ruberemo progetti di ricerca), e saranno Berserker, Priest (esperto nella gestione del panico e del controllo mentale), Infiltrator (un ninja che attacca con balestre) e Technician (una sorta di medico con due braccia robotiche giganti, esperto con le torrette mobili). Ad un certo livello, ogni soldato potrà acquisire una seconda classe.
Ogni soldato sarà essere dotato di armatura, che sarà suddivisa in 3 parti del corpo diverse, elmetto, corazza e gambali. Le armature potranno essere sostituite da mutazioni genetiche o impianti cibernetici. Non ci saranno vincoli particolari su armi o armature che potremo dare alla nostra “carne da cannon…" ehm, "cibo per pesci” (al massimo subiremo qualche malus). Ogni soldato avrà a disposizione dei Will Points (punti volontà) per attivare le sue abilità. Una volta che i Will Points sprofonderanno sotto lo zero, il soldato cadrà nel panico.
Con il DLC Corrupted Horizon avremo la possibilità di crearci in laboratorio dei soldati ibridi tra gli umani ed i pandorani, i Mutoid, con loro caratteristiche peculiari, più dispendiosi in termini di risorse ma abbastanza potenti.
Potremo impiegare sul campo di battaglia fino a 8 soldati, e anche alcuni veicoli (o alcuni bestioni farciti di Mutagen chiamati Mutog). I veicoli, benché con scarsissime munizioni, saranno utilissimi per alcune missioni, come trasporto corazzato, come artiglieria o come supporto.
In generale, i soldati non saranno “spendibile carne da cannone” come il primissimo X-Com UFO Defense né i supereroi Marvel di X-Com 2, ma una via di mezzo: potenti truppe d'élite terribilmente fragili, specie contro alcuni bestioni che ci troveremo ad affrontare.
In generale, i soldati non saranno “spendibile carne da cannone” come il primissimo UFO Defense né i supereroi Marvel di X-Com 2, ma una via di mezzo: potenti truppe d'elite terribilmente fragili.
E se gli spari in fronte o nel cuore…
In generale, Phoenix Point leverà di mezzo il più possibile l'approccio classico a “percentuali”, sostituendolo con meccanismi più deterministici. Ogni volta che un soldato dovrà sparare, la camera zoomerà in terza persona, mettendoci a disposizione un mirino. Si può anche mirare in prima persona, per colpire alcune parti specifiche del nostro avversario o anche parti dell'ambiente (che è completamente distruttibile, cosa che talvolta provoca visibili rallentamenti). Ogni personaggio avrà una salute generale ed una salute specifica delle sue varie parti del corpo, esaurita la quale, fino alla fine della missione, alcune parti del corpo non saranno disponibili.
In generale, Phoenix Point leverà di mezzo il più possibile l'approccio classico a “percentuali”, sostituendolo con meccanismi più deterministici. […] Si può anche mirare in prima persona, per colpire alcune parti specifiche del nostro avversario o anche parti dell'ambiente
La divisione in zone sarà fondamentale in alcune parti del gioco, e non sempre colpirle l'avversario in testa sarà la scelta più corretta: talvolta è meglio rompere un braccio ad un avversario dotato di pinze o dello scudo o di un arma a due mani per renderlo, di fatto, inutile. Oppure ci converrà sparare alle gambe per rallentare un nemico con attacco da mischia. Attenzione che anche i nostri soldati potrebbero subire questi problemi, tenendo conto, per esempio, che quasi tutte le nostre armi saranno a due mani.
Il resto del gameplay è molto simile ad altri titoli del genere: ogni unità avrà a disposizione 4 Action Points (AP), spendibili per muoversi (per fortuna, anche solo parzialmente), sparare (con un costo diverso di AP a seconda dell'arma) ed usare abilità. Ci sarà il classico meccanismo di copertura parziale o totale, anche se in questo caso, visto il meccanismo di mira, sarà più un'indicazione che qualcosa di utile. Anzi, talvolta la copertura parziale sarà un vantaggio perché costringerà il nostro soldato ad abbassarsi, riducendo la possibilità di essere colpiti.
Infine, l'Overwatch, ovvero la possibilità di sparare quando un nemico si muove durante il suo turno. In questo caso dovremo indicare un'area conica entro la quale controllare i movimenti, area che in alcuni casi (per esempio, con il fucile da cecchino) sarà molto sottile.
La divisione in zone sarà fondamentale in alcune parti del gioco, e non sempre colpirle l'avversario in testa sarà la scelta più corretta
Modding come se piovesse
Parlando di espansioni, iniziano ad uscire alcune espansioni fan-made del gioco. Queste sono integrate con la versione Steam del gioco, ma esiste anche un supporto ufficiale per riuscire ad installarle anche su altre piattaforme PC (Epic Games, Gog). Vanno inserite prima di iniziare una nuova run (se siete a metà di una run, a voi la scelta se buttare tutto nel ces…tino o aspettare di finire il gioco, modello tela di Penelope).
Vorrei segnalare, per i fan di X-Com Long War (famosa espansione del reboot X-Com: Enemy Unknown che espande notevolmente le sue meccaniche e lo rende anche notevolmente più lungo ed ostico) che anche per Phoenix Point è uscita una beta di un'espansione simile, chiamata Terror from the Void (che belle, queste citazioni). Se il gioco, anche a livello Legend, vi sembra semplice o se volete fare un'altra run che vi porterà via sangue, sudore, lacrime, capelli e gli anni più belli della vostra vita, dateci un'occhiata.
Quindi, abbiamo rivoluzionato il gioco alla X-Com?
Purtroppo no, Phoenix Point ha ancora alcuni difetti che, nonostante i ripetuti aggiornamenti, non sono ancora stati risolti. In primis, nonostante molte volte le abilità dei nostri soldati siano state di punto in bianco cambiate da un aggiornamento con l'altro, di fatto rendendo alcune combo inutilizzabili, ci sono ancora alcune combinazioni che rompono il gioco a nostro favore, benché molto costose (vedasi alla voce Terminator build). Aggiungiamo anche che l'ambiente interamente distruttibile causa qualche rallentamento di troppo quando si usano i veicoli o si affrontano nemici di notevoli dimensioni (sì, ci faranno spaventare pure quelli).
Alcuni meccanismi (uno su tutti, la paralisi, che serve per proseguire nella storia) non sono di chiaro funzionamento, e, soprattutto se la subiremo noi, sarà molto irritante, perché alcuni soldati saranno intrappolati in una paralisi anche parziale (che li rallenterà tantissimo) o in una catena di caduta nel panico per decine di turni.
Infine, c'è da segnalare una scarsa varietà negli avversari che dovremo affrontare. Benché le minacce si evolvano e cambino continuamente (in maniera abbastanza lineare, e non procedurale sulla base del nostro gameplay, come millantato dai primi trailer), ci sono nel gioco base soltanto 7 tipi di alieni, e per un bel po' nel gioco ne affronteremo (diversamente armati) soltanto due o tre. Certo, ci sono anche avversari umani da affrontare, ma è un po' pochino. Con i DLC, potremmo già mitigare questo problema, tra nuove fazioni (i Pure, fazione composta da cyborg impazziti, o i Forsaken, stessa cosa ma per le mutazioni genetiche), nuove missioni (i siti antichi, con i Guardian e gli Hoplites) e qualche nuovo pandorano (in particolar modo, i fastidiosissimi Acheron).
In generale comunque, dopo un inizio lento, si rischia di rimanere invischiati in un continuo “ancora una missione e poi finisco”, come tutti i giochi di qualità alla X-Com, quindi in generale il giudizio non può che essere positivo.